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La perfezione esiste? Secondo la scienza potrebbe essere una trappola | Ecco perché

perfezionismo
Il perfezionismo – YouBee.it – Depositphotos

La tendenza a voler raggiungere la perfezione: una trappola da evitare. La spiegazione ce la fornisce la scienza 

Quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, siamo chiamati a cambiare noi stessi”, sostiene il neurologo e psichiatra austriaco Viktor Frankl. Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti smarriti e abbiamo dovuto investire energie e risorse per la nostra crescita personale.

Un percorso arduo, estenuante ed interminabile che ad ogni tappa raggiunta ci permette di apprezzare il valore del risultato conquistato. Per il miglioramento personale non è sufficiente leggere un libro, fare un viaggio all’estero che ci apra la mente. Bensì, il processo di miglioramento è molto più lento e necessita un impegno costante, giorno per giorno.

Ma cos’è la crescita personale? Si tratta di un processo di autotrasformazione e di sviluppo di sé che ci permette di diventare la versione migliore di noi stessi. Il principio fondamentale è di concentrarsi su piccoli progressi per volta, uscendo dalla zona di comfort ed eliminando pian piano gli aspetti negativi della propria vita.

Tuttavia, chi si focalizza sulla crescita personale può incorrere in una trappola, ovvero nella ricerca ossessiva del perfezionismo. Siamo sicuri che cercare di essere sempre perfetti ed impeccabili possa essere la giusta soluzione?

La perfezione è una trappola: ce lo spiega la scienza

Il perfezionismo è una caratteristica di personalità che porta il soggetto a ricercare l’eccellenza in se stessi, negli altri e in ogni ambito della propria vita. Chi manifesta questo tratto, tende ad avere aspettative eccessivamente elevate e di conseguenza, ad impiegare un enorme quantità di energie per riuscire a raggiungere la perfezione, senza badare alle conseguenze psicofisiche che ne derivano.

La tendenza alla perfezione può assumere una forma patologica ed ossessiva, portando il soggetto a sviluppare ansia, stress e frustrazione. Il perfezionismo disfunzionale, ossia la ricerca eccessiva di standard sempre più elevati e irrealistici, può portare a vivere una costante paura di sbagliare e ad un’autosvalutazione. Queste conseguenze danneggiano notevolmente l’autostima, al punto di associare il proprio valore personale esclusivamente agli obiettivi raggiunti. Sarebbe, dunque, opportuno mirare al progresso personale con la consapevolezza di poter migliorare giorno dopo giorno.

Scegliere il progresso personale
Il perfezionismo disfunzionale – YouBee.it – Depositphotos

I 5 punti per riconoscere un perfezionista

Il desiderio ardente di cambiare la propria vita può condurre ad un’ossessiva ricerca della perfezione con conseguenti patologie psicofisiche. Il professionista Randy Frost, docente di psicologia ed esperto in disturbi ossessivi compulsivi, ha individuato 5 fattori per individuare un perfezionista.

La caratteristica principale e maggiormente evidente consiste nell’eccessiva preoccupazione nel commettere errori ed, in secondo luogo, l’insicurezza di non aver compiuto il proprio dovere. Il perfezionista tende ad avere standard irragionevolmente elevati con un conseguente senso di inadeguatezza qualora non sia possibile raggiungerli. Il quarto fattore riguarda il bisogno di organizzare nel minimo dettaglio ogni aspetto della propria vita. Non meno importante è l’ultima caratteristica che consiste nella percezione di essere giudicati in un momento di fallimento.