NASPI, puoi fare domanda online, così risparmi le spese del CAF
Oggi vediamo cosa serve per redigere la domanda online per richiedere la Naspi in maniera autonoma e gratuita, risparmiando così le spese al Caf.
Perdere il lavoro è uno degli incubi che più terrorizza un lavoratore. Con questa crisi economica importante, nessun dipendente è più sicuro purtroppo di poter lavorare fino alla pensione nel medesimo posto. Fortunatamente, nell’oblio della situazione, la Naspi viene incontro al disoccupato.
Quando si viene licenziati, si ha fortunatamente il diritto di chiedere all’Inps un’agevolazione chiamata Naspi. Grazie a questo sussidio la persona ormai disoccupata, può tirare un sospiro di sollievo per un massimo di due anni, con la speranza di trovare un nuovo impiego in questo lasso di tempo in cui si percepisce un salario.
Per richiedere la Naspi però bisognerà redigere una precisa domanda, presente sul sito dell’Inps. Quello che non tutti sanno è che questo indennizzo non viene rilasciato in automatico solo perché si viene licenziati, ma se non è la persona disoccupata stessa a richiederla, non otterrà mai nessun compenso.
L’indennità di disoccupazione come appunto dicevamo non avviene in automatico, ma c’è un lasso di tempo previsto. Quindi è fondamentale richiederla il più presto possibile per evitare di rimanere senza stipendio. Se si richiede appena si viene licenziati o comunque tra uno o massimo otto giorni il licenziamento, l’indennizzo partirà proprio dall’ottavo giorno. In caso contrario i tempi si allungheranno ancora di più. I tempi di erogazione sono ancora più lunghi invece in caso di licenziamento senza preavviso, maternità o malattia indennizzata, ecco perché è fondamentale non perdere tempo.
I documenti che bisogna avere in possesso perché tutto vada a buon fine
Per fare la domanda per ottenere la Naspi ci sono due metodi, entrambi validi. Il primo metodo è quello di fare tutto in autonomia, in questo modo si risparmieranno i costi del compenso a favore del Caf. In questo caso bisognerà disporre dello Spid e della carta d’identità elettronica. Dovrete quindi compilare i campi richiesti e attendere l’approvazione da parte dell’ente.
Se invece andrete al Caf oltre ai documenti sopra citati vi occorreranno anche il vostro Iban, uno o più buste paghe (a discrezione dell’ente), il contratto e/o la lettera di licenziamento da parte del datore di lavoro.
Ricordiamo infatti che per fare in modo che la domanda, che sia online o al Caf, vi venga approvata e che quindi vi venga accreditata la Naspi, dovrete essere stati licenziati me non il contrario. Solamente in caso di dimissioni per giusta causa potrete avvalervi di tale indennizzo.