Raf, la malattia rarissima che ha sconvolto la sua vita e quella di sua moglie: “Mi hanno massacrata”
Come sappiamo Raf è uno degli artisti più amati e apprezzati nel nostro Paese, con alle spalle un curriculum e una carriera musicale di tutto rispetto. Ma nel suo passato c’è anche un grandissimo dolore e un dramma che ha vissuto molto da vicino la sua splendida moglie. Il racconto dei fatti che spaccano il cuore in mille pezzi ai fan della coppia.
Hanno vissuto un momento molto duro il cantautore Raffaele Riefoli e la sua splendida consorte Gabriella Labate, che fortunatamente oggi sono riusciti a superare, lei è viva per miracolo.
Si dice sovente che dietro a un grande uomo ci sia una grande donna e ciò è assolutamente vero per Raf, dal momento che la sua meravigliosa Gabriella Labate, showgirl affermata che poi ha deciso di uscire di scena dal mondo dello spettacolo nostrano per dedicarsi alla sua famiglia, lo è di certo.
Lui ha avuto una carriera costellata di grandissimi successi, tantissimi concerti e brani che sono diventati in men che non si dica autentici tormentoni e che sono conosciuti praticamente da tutti, oltre che ascoltati ancora oggi e cantati a squarciagola.
Ma poi l’uomo è apparso negli ultimi anni un po’ sottotono. Il motivo? Del grande dolore che provava nel cuore e ancor più nella sua anima assai sensibile per via della malattia che aveva colpito la sua bellissima consorte. Si è trattato di una patologia davvero molto, molto rara.
Il racconto della malattia, un vero calvario
La donna ne ha parlato a distanza di tempo per la prima volta ai microfoni di Silvia Toffanin in una recente puntata del suo seguitissimo Verissimo. In poche parole la Labate è stata ricoverata d’urgenza per una trombosi alla vena cava, che è quella che va diretta nel cuore. E lì ha inizio il vero e proprio calvario per lei, con tanto di analisi su analisi e tac mirate, che le hanno rivelato che aveva una massa grande sull’ovaio destro e all’utero. Non per nulla l’artista ha dichiarato che l’hanno ” letteralmente massacrata” nel corso del iter che è stato molto complesso e assai doloroso non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico.
Alla fine, quando ormai non si sapeva sostanzialmente che ” pesci pigliare”, dal momento che non si riusciva a capire di che cosa lei esattamente soffrisse, è arrivato un esperto che tramite la risonanza le ha rivelato di che patologia soffrisse. Queste le parole della donna al riguardo: “Praticamente mi era cresciuto questo Alien, come lo chiamo io, dall’utero era entrato nelle ovaie e attraverso le vene ovariche si è ramificato in tutti i vasi sanguigni fino al cuore.” E dopo essere entrata alle 8:00 in sala operatoria è solo nella serata, verso le sette, che ha sentito la vicinanza del marito e di sua madre.
Oggi Gabriella sta bene, ha fatto da poco tutti i controlli e invita tutti quanti a fare prevenzione, dal momento che se lei non avesse ascoltato quella percezione che le faceva sentire una sorta di strappo dentro al corpo, forse non sarebbe ancora viva per raccontare la sua esperienza, un vero e proprio calvario, che oggi è solo un brutto ricordo per lei e per i suoi cari che hanno sofferto tantissimo insieme a lei.