Distrazione mentale: Le cause possono essere psicologiche | 4 esercizi che ti cambieranno la vita
Distrazione Mentale: perchè spesso non riusciamo a mantenere la concentrazione? Ce lo spiega la psicologia
Dimenticare una scadenza, perdere gli oggetti personali, inciampare o scordare un appuntamento importante sono tutte conseguenze di una eccessiva distrazione. Si tratta del disturbo del nuovo millennio poichè, nell’epoca moderna, ognuno sperimenta spazi di distrazione continua.
La distrazione è strettamente collegata alla produttività. Distanziandoci mentalmente dal mondo presente, rischiamo di danneggiare l’efficienza dei risultati da portare a termine e non essere concentrati è un grave rischio per chi desidera essere produttivo.
Essere distratti, dunque, significa non impiegare in modo consapevole la nostra attenzione nell’attività che si sta compiendo qui e ora. Si tratta di una sorta di strategia di evitamento che ci distacca dal presente e ci catapulta in uno spazio astratto, che non esiste.
Nel nuovo millennio sono infinite le distrazioni presenti nello spazio circostante. Basta pensare al telefono cellulare che rappresenta la fonte di distrazione per eccellenza. Oggi, la nostra società è frenetica, piena di stimoli e preoccupazioni che inducono la nostra mente ad allontanarci con il pensiero.
La distrazione mentale: 4 consigli per risolverla
Riuscire a mantenere una solida concentrazione nella propria attività diventa sempre più complicato in un’epoca in cui le distrazioni sono infinite. La conseguenza primaria della distrazione è lo scarso livello di produttività, portando l’individuo a compiere performance non ottimali. Dal punto di vista psicologico, sono state individuate 4 tecniche per mantenere la concentrazione ed evitare la distrazione mentale.
Il primo essenziale esercizio consiste nel praticare il monotasking, ovvero eliminare tutte quelle fonti di distrazioni e dedicarsi esclusivamente all’attività che si deve portare a termine. Il segreto consiste nel concentrarsi per un lungo periodo di tempo, sufficiente per alienarsi da tutto ciò che ci circonda. La seconda attività consiste nello scegliere un luogo adatto per il compito che si deve svolgere. In terzo luogo, sarebbe opportuno dotarsi di supporti tecnologici per tenere a mente tutti gli impegni o le scadenze da non dimenticare. Per ultimo, ma non meno importante, è consigliata la tecnica del pomodoro. Consiste nell’impostare un timer per dedicarsi esclusivamente all’attività che ha la priorità.
Le principali cause di distrazione mentale
Oggi, la maggior parte delle persone vive una vita frenetica, sempre di corsa e con mille informazioni che ci bombardano la mente. In un’epoca in cui i social hanno preso il sopravvento, le fonti di distrazione si sono moltiplicate. Non è un mistero che l’uso del cellulare è la prima distrazione in assoluto. Tuttavia, la distrazione mentale si può suddividere in due principali categorie, interne ed esterne.
La distrazione esterna è quella che deriva dai numerosi stimoli che la società odierna ci sottopone. Primo tra tutti è l’innovazione tecnologica. Degli studi scientifici hanno constatato l’esistenza di una nuova malattia, la nomofobia. Si tratta della tendenza compulsiva nel prendere in mano il cellulare, anche se non è arrivata alcuna notifica. Tuttavia, gli stimoli che inducono alla distrazione possono essere anche interni. Si tratta dei pensieri generati dalla nostra mente e legati a forti emozioni che distolgono l’attenzione dall’attività che stiamo compiendo.