Home » Dichiarazione dei redditi, occhio a non commettere questo errore: scatta l’accertamento del Fisco

Dichiarazione dei redditi, occhio a non commettere questo errore: scatta l’accertamento del Fisco

Dichiarazione dei redditi
Fare la dichiarazione dei redditi senza commettere errori.
(Fonte: depositphotos.com) – Youbee.it

La dichiarazione dei redditi: appuntamento annuale per i contribuenti

Con l’avvio ufficiale della stagione dichiarativa il 30 aprile 2024, l’Agenzia delle entrate rende disponibili online i modelli precompilati per la consultazione da parte dei contribuenti.

Ogni anno presentare la dichiarazione dei redditi può diventare un’esperienza ansiosa, poiché anche errori di compilazione di minima entità possono alterare il reddito dichiarato o l’imposta da pagare, potenzialmente facendo scattare delle verifiche fiscali.

Rispondere a un controllo fiscale, anche quando si è in regola e non si ha nulla da nascondere, può diventare un’ingombrante incombenza, data la difficoltà a reperire la documentazione necessaria. Senza contare che si può arrivare a essere a debito di cifre anche consistenti solo un piccolo errore di battitura.

Per evitare i controlli ed essere sempre in regola vi sono alcuni metodi e precauzioni che servono a minimizzare il rischio di essere sottoposti a verifiche fiscali, oltre a spiegare le procedure di controllo dell’Agenzia delle entrate.

Quali controlla effettua l’Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate effettua tre tipi di controlli sulle dichiarazioni dei redditi: controlli automatici, formali e di merito. I controlli automatici e formali sono i più comuni e si basano su procedure automatizzate e analisi dei dati per verificare la correttezza delle dichiarazioni. I controlli di merito invece, meno frequenti ma altrettanto importanti, si concentrano sulle questioni sostanziali relative al rispetto della normativa tributaria.

La maggior parte dei controlli avviene attraverso procedure automatizzate che incrociano i dati dichiarati con quelli presenti nell’Anagrafe tributaria. Ad esempio, un reddito non dichiarato ma soggetto a ritenuta d’acconto sarà facilmente individuato grazie a tali controlli automatici. I controlli formali invece, si concentrano su dichiarazioni selezionate in base a criteri di analisi del rischio e prevedono la verifica dei dati dichiarati con altre fonti documentali. Infine, i controlli di merito coinvolgono un’analisi approfondita della conformità alle norme tributarie e possono essere condotti dall’Agenzia delle entrate in collaborazione con la Guardia di Finanza.

Dichiarazione dei redditi
Il 730 e le insidie nella compilazione.
(Fonte: depositphotos.com) – Youbee.it

Evitare i controlli preventivi

Per evitare i controlli preventivamente molti contribuenti optano per la presentazione delle dichiarazioni precompilate o semplificate, accettandole senza apportare modifiche. Nonostante ciò è importante notare che l’accettazione di tali dichiarazioni non esclude automaticamente la possibilità di controlli formali o di merito in caso di discrepanze o incoerenze nei dati.

In conclusione, comprendere le procedure di controllo del fisco e adottare le giuste precauzioni può aiutare i contribuenti a gestire al meglio il processo dichiarativo e a ridurre il rischio di essere sottoposti a verifiche fiscali indesiderate.